Officium Dedicationis Ecclesiae

Divinum Officium Tridentine - 1906

08-06-2018

Ad Matutinum

Incipit
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris: et ne nos indúcas in tentatiónem: sed líbera nos a malo. Amen.
Ave María, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui Jesus. Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostræ. Amen.
Credo in Deum, Patrem omnipoténtem, Creatórem cæli et terræ.
Et in Jesum Christum, Fílium ejus únicum, Dóminum nostrum: qui concéptus est de Spíritu Sancto, natus ex María Vírgine, passus sub Póntio Piláto, crucifíxus, mórtuus, et sepúltus: descéndit ad ínferos; tértia die resurréxit a mórtuis; ascéndit ad cælos; sedet ad déxteram Dei Patris omnipoténtis: inde ventúrus est judicáre vivos et mórtuos.
Credo in Spíritum Sanctum, sanctam Ecclésiam cathólicam, Sanctórum communiónem, remissiónem peccatórum, carnis resurrectiónem, vitam ætérnam. Amen.
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Deus in adjutórium meum inténde.
℟. Dómine, ad adjuvándum me festína.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Allelúja.
Inizio
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Io Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Provvedi, o Dio, al mio soccorso.
℟. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.
Invitatorium {Antiphona Votiva}
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Veníte, exsultémus Dómino, jubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem ejus in confessióne, et in psalmis jubilémus ei.
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu ejus sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus ejus (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus ejus, et oves páscuæ ejus.
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Hódie, si vocem ejus audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus jurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Ant. Domum Dei decet sanctitúdo: * Sponsum ejus Christum adorémus in ea.
Invitatorio {Antifona Votivo}
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Ant. Alla casa del Signore conviene la santità: * adoriamo in essa Cristo, suo sposo.
Hymnus {Votiva}
Cæléstis urbs Jerúsalem,
Beáta pacis vísio,
Quæ celsa de vivéntibus
Saxis ad astra tólleris,
Sponsǽque ritu cíngeris
Mille Angelórum míllibus.

O sorte nupta próspera,
Dotáta Patris glória,
Respérsa Sponsi grátia,
Regína formosíssima,
Christo jugáta Príncipi,
Cæli corúsca cívitas.

Hic margarítis émicant,
Paténtque cunctis óstia;
Virtúte namque prǽvia
Mortális illuc dúcitur,
Amóre Christi pércitus
Torménta quisquis sústinet.

Scalpri salúbris íctibus
Et tunsióne plúrima,
Fabri políta málleo
Hanc saxa molem cónstruunt,
Aptísque juncta néxibus
Locántur in fastígio.

Decus Parénti débitum
Sit usquequáque Altíssimo,
Natóque Patris único,
Et ínclito Paráclito,
Cui laus, potéstas, glória
Ætérna sit per sǽcula.
Amen.
Inno {Votivo}
Celeste città di Gerusalemme,
beata visione di pace,
eccelsa, fatta di vive pietre,
tu t'innalzi agli astri,
incoronata come sposa
da mille e mille Angeli!

O sposa fedelissima,
dotata della gloria del Padre,
ricolma della grazia dello Sposo,
regina bellissima,
unita a Cristo principe,
fulgente città del cielo.

Di gemme brillano e a tutti
sono aperte le sue porte,
perché per la virtù dei meriti
vi giunge ogni mortale,
che per amore di Cristo
sostiene tormenti.

Le pietre che formano
questa mole, son tagliate
a colpi di salutare scalpello,
e levigate assiduamente col martello,
e, bellamente unite insieme,
ne adornano il fastigio.

Da ogni parte sia reso l'onore
dovuto al Padre Altissimo,
al Figlio suo unigenito
e all'inclito Paraclito,
al quale siano resi lode, potere e gloria
per tutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ et Psalmi Votiva}
Nocturn I.
Ant. Tóllite portas, * príncipes vestras, et elevámini, portæ æternáles.
Psalmus 23 [1]
23:1 Dómini est terra, et plenitúdo ejus: * orbis terrárum, et univérsi qui hábitant in eo.
23:2 Quia ipse super mária fundávit eum: * et super flúmina præparávit eum.
23:3 Quis ascéndet in montem Dómini? * aut quis stabit in loco sancto ejus?
23:4 Ínnocens mánibus et mundo corde, * qui non accépit in vano ánimam suam, nec jurávit in dolo próximo suo.
23:5 Hic accípiet benedictiónem a Dómino: * et misericórdiam a Deo, salutári suo.
23:6 Hæc est generátio quæréntium eum, * quæréntium fáciem Dei Jacob.
23:7 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:8 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus fortis et potens: Dóminus potens in prǽlio.
23:9 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:10 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Tóllite portas, príncipes vestras, et elevámini, portæ æternáles.
Salmi con letture {Antifone e salmi Votivo}
Nocturn I.
Ant. Sollevate le vostre porte, * o principi, ed alzatevi, porte eterne.
Salmo 23 [1]
23:1 Del Signore è la terra e quanto essa contiene: * il mondo e tutti i suoi abitatori.
23:2 Poiché egli la fondò sui mari, * e la stabilì sui fiumi.
23:3 Chi salirà al monte del Signore, * o chi starà nel suo luogo santo?
23:4 Chi ha mani innocenti e il cuore puro, * e chi non ha ricevuta invano l'anima sua, né ha giurato con inganno al suo prossimo.
23:5 Questi riceverà benedizione dal Signore, * e misericordia da Dio, suo Salvatore.
23:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, * di quelli che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.
23:7 Alzate, o principi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:8 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore forte e potente, il Signore potente nelle battaglie.
23:9 Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:10 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Sollevate le vostre porte, o principi, ed alzatevi, porte eterne.
Ant. Erit mihi Dóminus * in Deum, et lapis iste vocábitur domus Dei.
Psalmus 45 [2]
45:2 Deus noster refúgium, et virtus: * adjútor in tribulatiónibus, quæ invenérunt nos nimis.
45:3 Proptérea non timébimus dum turbábitur terra: * et transferéntur montes in cor maris.
45:4 Sonuérunt, et turbátæ sunt aquæ eórum: * conturbáti sunt montes in fortitúdine ejus.
45:5 Flúminis ímpetus lætíficat civitátem Dei: * sanctificávit tabernáculum suum Altíssimus.
45:6 Deus in médio ejus, non commovébitur: * adjuvábit eam Deus mane dilúculo.
45:7 Conturbátæ sunt gentes, et inclináta sunt regna: * dedit vocem suam, mota est terra.
45:8 Dóminus virtútum nobíscum: * suscéptor noster Deus Jacob.
45:9 Veníte, et vidéte ópera Dómini, quæ pósuit prodígia super terram: * áuferens bella usque ad finem terræ.
45:10 Arcum cónteret, et confrínget arma: * et scuta combúret igni.
45:11 Vacáte, et vidéte quóniam ego sum Deus: * exaltábor in géntibus, et exaltábor in terra.
45:12 Dóminus virtútum nobíscum: * suscéptor noster Deus Jacob.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Erit mihi Dóminus in Deum, et lapis iste vocábitur domus Dei.
Ant. Il Signore sarà * il mio Dio e questa pietra si chiamerà casa di Dio.
Salmo 45 [2]
45:2 Dio è il nostro rifugio e la nostra forza: * il nostro aiuto nelle tribolazioni che ci hanno con violenza assaliti.
45:3 Perciò non temeremo quando si sconvolga la terra, * e i monti siano trasportati nel mezzo del mare.
45:4 Fremettero e furono agitate le sue acque: * tremarono i monti per la sua forza.
45:5 L'impeto di un fiume rallegra la città di Dio, * l'Altissimo ha santificato il suo tabernacolo.
45:6 Dio sta in mezzo a lei, essa non sarà scossa: * Dio la soccorrerà al mattino fin dall'aurora.
45:7 Si turbarono le genti e vacillarono i regni: * egli fece udire la sua voce, e fu scossa la terra.
45:8 Il Signore degli eserciti è con noi: * il Dio di Giacobbe è il nostro sostegno.
45:9 Venite, osservate le opere del Signore, e i prodigi che egli ha fatto sopra la terra: * ponendo fine alle guerre sino all'estremità della terra.
45:10 Egli romperà l'arco e spezzerà le armi, * e darà alle fiamme gli scudi.
45:11 Riposate e riconoscete che io sono Dio: * sarò esaltato fra le genti, e sarò esaltato sulla terra.
45:12 Il Signore degli eserciti è con noi; * il Dio di Giacobbe è il nostro sostegno
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il Signore sarà il mio Dio e questa pietra si chiamerà casa di Dio.
Ant. Ædificávit * Móyses altáre Dómino Deo.
Psalmus 47 [3]
47:2 Magnus Dóminus, et laudábilis nimis * in civitáte Dei nostri, in monte sancto ejus.
47:3 Fundátur exsultatióne univérsæ terræ mons Sion, * látera Aquilónis, cívitas Regis magni.
47:4 Deus in dómibus ejus cognoscétur: * cum suscípiet eam.
47:5 Quóniam ecce reges terræ congregáti sunt: * convenérunt in unum.
47:6 Ipsi vidéntes sic admiráti sunt, conturbáti sunt, commóti sunt: * tremor apprehéndit eos.
47:7 Ibi dolóres ut parturiéntis: * in spíritu veheménti cónteres naves Tharsis.
47:9 Sicut audívimus, sic vídimus in civitáte Dómini virtútum, in civitáte Dei nostri: * Deus fundávit eam in ætérnum.
47:10 Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam, * in médio templi tui.
47:11 Secúndum nomen tuum, Deus, sic et laus tua in fines terræ: * justítia plena est déxtera tua.
47:12 Lætétur mons Sion, et exsúltent fíliæ Judæ: * propter judícia tua, Dómine.
47:13 Circúmdate Sion, et complectímini eam: * narráte in túrribus ejus.
47:14 Pónite corda vestra in virtúte ejus: * et distribúite domos ejus, ut enarrétis in progénie áltera.
47:15 Quóniam hic est Deus, Deus noster in ætérnum et in sǽculum sǽculi: * ipse reget nos in sǽcula.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ædificávit Móyses altáre Dómino Deo.
Ant. Mosè edificò * un altare al Signore Iddio.
Salmo 47 [3]
47:2 Grande è il Signore, e sommamente lodevole * nella città del nostro Dio, nel suo monte santo.
47:3 Per la letizia di tutta la terra è fondato il monte di Sion; * dal lato di settentrione [è] la città del gran Re.
47:4 Dio si farà conoscere nelle case di essa, * quando ne prenderà la difesa.
47:5 Ecco infatti che i re della terra si collegarono, * avanzarono uniti.
47:6 Essi stessi al vederla restarono stupiti, si turbarono, si commossero. * Un tremore li prese,
47:7 Ivi [furono] doglie, come di partoriente. * Con un vento impetuoso fracasserai le navi di Tharsis.
47:9 Quello che avevamo inteso dire, lo abbiamo veduto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio: * Dio l'ha fondata per l'eternità.
47:10 Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, * in mezzo al tuo tempio.
47:11 Come il tuo nome, o Dio, cosi la tua lode [va] sino ai confini della terra: * la tua destra è piena di giustizia.
47:12 Si rallegri il monte di Sion, ed esultino le figlie di Giuda * a motivo dei tuoi giudizi, o Signore.
47:13 Fate il giro di Sion e abbracciatela: * contate le sue torri.
47:14 Ponete mente alla sua forza: * numerate distintamente le sue case: onde lo narriate alla futura generazione.
47:15 Perché questi è Dio, il nostro Dio in eterno e nei secoli dei secoli, * egli ci governerà in perpetuo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Mosè edificò un altare al Signore Iddio.
℣. Domum tuam, Dómine, decet sanctitúdo.
℟. In longitúdinem diérum.
℣. Alla tua casa, o Signore, conviene la santità.
℟. Per tutti i secoli.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Jesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
De libro secundo Paralipómenon
2 Chr 7:1-5
1 Cum complésset Sálomon fundens preces, ignis descéndit de cælo et devorávit holocáusta et víctimas: et majéstas Dómini implévit domum.
2 Nec póterant sacerdótes íngredi templum Dómini, eo quod implésset majéstas Dómini, templum Dómini.
3 Sed et omnes fílii Israél vidébant descendéntem ignem, et glóriam Dómini super domum: et corruéntes proni in terram super paviméntum stratum lápide, adoravérunt et laudavérunt Dóminum: Quóniam bonus, quóniam in sǽculum misericórdia ejus.
4 Rex autem et omnis pópulus immolábant víctimas coram Dómino.
5 Mactávit ígitur rex Sálomon hóstias, boum vigínti duo míllia, aríetum centum vigínti míllia: et dedicávit domum Dei rex et univérsus pópulus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. In dedicatióne templi decantábat pópulus laudem:
* Et in ore eórum dulcis resonábat sonus.
℣. Fundáta est domus Dómini supra vérticem móntium, et vénient ad eam omnes gentes.
℟. Et in ore eórum dulcis resonábat sonus.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dal secondo libro dei Paralipomeni
2 Cro 7:1-5
1 Quando Salomone ebbe finito di innalzare preghiere, discese il fuoco dal cielo divorando gli olocausti e le vittime: e la maestà del Signore riempì la casa.
2 E i sacerdoti non potevano entrare nel tempio del Signore, perché la maestà del Signore aveva riempito il tempio del Signore.
3 Ed anche tutti i figli d'Israele videro discendere il fuoco e la gloria del Signore sulla casa e, prostratisi per terra sul pavimento lastricato di pietra, adorarono e lodarono il Signore dicendo: "Egli è buono ed eterna è la sua misericordia".
4 E il re e tutto il popolo immolavano vittime dinanzi al Signore.
5 Il re Salomone offrì come vittime ventiduemila buoi e centoventimila arieti ed il re, con tutto il suo popolo, dedicò la casa di Dio.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Durante la dedicazione del tempio il popolo innalzava lodi
* e sulle loro labbra risuonava un dolce canto.
℣. La casa del Signore è stata costruita sopra le vette dei monti e verranno ad essa tutte le genti.
℟. E sulle loro labbra risuonava un dolce canto.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adjuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
2 Chr 7:6-9
6 Sacerdótes autem stábant in offíciis suis, et Levítæ in organis cárminum Dómini, quæ fecit David rex ad laudándum Dóminum: Quóniam in ætérnum misericórdia ejus; hymnos David canéntes per manus suas: porro sacerdótes canébant tubis ante eos, cunctúsque Israël stábat.
7 Sanctificávit quoque Sálomon médium átrii ante templum Dómini: obtúlerat enim ibi holocáusta, et ádipes pacificórum: quia altáre ǽneum, quod fécerat, non póterat sustinére holocáusta et sacrifícia et ádipes.
8 Fecit ergo Sálomon solemnitátem in témpore illo septem diébus, et omnis Israël cum eo, ecclésia magna valde ab intróitu Emath usque ad Torréntem Ægýpti.
9 Fecítque die octávo colléctam, eo quod dedicásset altáre septem diébus, et solemnitátem celebrásset diébus septem.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Fundáta est domus Dómini supra vérticem móntium, et exaltáta est super omnes colles:
* Et vénient ad eam omnes gentes, et dicent: Glória tibi, Dómine.
℣. Veniéntes autem vénient cum exsultatióne, portántes manípulos suos.
℟. Et vénient ad eam omnes gentes, et dicent: Glória tibi, Dómine.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
2 Cro 7:6-9
6 I sacerdoti invece erano intenti ai loro uffici ed i leviti, accompagnandosi con strumenti musicali, fatti dal re David per lodare il Signore, cantavano i salmi di David: "Perché eterna è la sua misericordia". I sacerdoti poi suonavano delle trombe dinanzi ad essi, e tutto Israele assisteva.
7 Salomone consacrò anche la parte di mezzo dell'atrio dinanzi al tempio del Signore, dove offrì olocausti e il grasso di vittime pacifiche: perché l'altare di bronzo che egli aveva fatto, non poteva contenere gli olocausti e i sacrifici e i grassi.
8 Salomone dunque celebrò in quel tempo una solennità di sette giorni, e con lui tutto Israele, una moltitudine immensa, venuta dall'entrata di Emat fino al torrente d' Egitto.
9 Nell'ottavo giorno poi fece una riunione solenne, avendo ormai dedicato per sette giorni l'altare, e celebrato per sette giorni la solennità.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. La casa del Signore è stata costruita sopra le vette dei monti ed innalzata sopra tutti i colli:
* ad essa verranno tutte le genti e diranno: Gloria a te, o Signore.
℣. Al ritorno verranno con giubilo, portando i loro covoni.
℟. Ad essa verranno tutte le genti e diranno: Gloria a te, o Signore.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
2 Chr 7:11-16
11 Complevítque Sálomon domum Dómini, et domum regis, et ómnia quæ disposúerat in corde suo, ut fáceret in domo Dómini et in domo sua, et prosperátus est.
12 Appáruit autem ei Dóminus nocte, et ait: Audívi oratiónem tuam, et elégi locum istum mihi in domum sacrifícii.
13 Si cláusero cælum, et plúvia non flúxerit, et mandávero et præcépero locústæ, ut dévoret terram, et mísero pestiléntiam in pópulum meum:
14 Convérsus autem pópulus meus, super quos invocátum est nomen meum, deprecátus me fúerit, et exquisíerit fáciem meam, et égerit pœniténtiam a viis suis pessimis: et ego exáudiam de cælo, et propítius ero peccátis eórum, et sanábo terram eórum.
15 Oculi quoque mei erunt apérti, et aures meæ eréctæ ad oratiónem ejus qui in loco isto oráverit.
16 Elégi enim et sanctificávi locum istum, ut sit nomen meum ibi in sempitérnum, et permáneant óculi mei et cor meum ibi cunctis diébus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Bénedic, Dómine, domum istam, quam ædificávi nómini tuo: veniéntium in loco isto
* Exáudi preces in excélso sólio glóriæ tuæ.
℣. Dómine, si convérsus fúerit pópulus tuus, et oráverit ad sanctuárium tuum.
℟. Exáudi preces in excélso sólio glóriæ tuæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Exáudi preces in excélso sólio glóriæ tuæ.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
2 Cro 7:11-16
11 Salomone poi completò la casa del Signore, il palazzo reale e tutto quello che aveva disposto in cuor suo di fare nella casa del Signore e nella propria casa e godette prosperità.
12 E il Signore gli apparve di notte e gli disse: "Ho esaudito la tua preghiera e mi sono scelto questo luogo come casa di sacrificio.
13 Se chiuderò il cielo e non cadrà pioggia e ordinerò e comanderò alle cavallette di divorare la terra e manderò nel mio popolo la pestilenza;
14 E se, convertitosi il mio popolo, su cui è invocato il mio nome, mi pregherà e cercherà il mio volto e farà penitenza delle sue malvagità: io pure li esaudirò dal cielo, perdonerò i loro peccati e risanerò il loro paese.
15 E gli occhi miei poi saranno aperti, e le mie orecchie tese alla preghiera di chiunque mi invocherà in questo luogo.
16 Poiché io ho scelto e santificato questo luogo, affinché il mio nome vi sia in eterno, e siano sopra di esso i miei occhi ed il mio cuore in tutti i giorni".
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Benedici, o Signore, questa casa, che io ho innalzato al tuo nome e dall'alto soglio della tua gloria
* esaudisci le preghiere di coloro che verranno in questo luogo.
℣. O Signore, se il tuo popolo si convertirà e pregherà nel tuo santuario.
℟. Esaudisci le preghiere di coloro che verranno in questo luogo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Esaudisci le preghiere di coloro che verranno in questo luogo.
Nocturn II.
Ant. Non est hic áliud, * nisi domus Dei, et porta cæli.
Psalmus 83 [4]
83:2 Quam dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum: * concupíscit, et déficit ánima mea in átria Dómini.
83:3 Cor meum, et caro mea * exsultavérunt in Deum vivum.
83:4 Étenim passer invénit sibi domum: * et turtur nidum sibi, ubi ponat pullos suos.
83:4 Altária tua, Dómine virtútum: * Rex meus, et Deus meus.
83:5 Beáti, qui hábitant in domo tua, Dómine: * in sǽcula sæculórum laudábunt te.
83:6 Beátus vir, cujus est auxílium abs te: * ascensiónes in corde suo dispósuit, in valle lacrimárum in loco, quem pósuit.
83:8 Étenim benedictiónem dabit legislátor, ibunt de virtúte in virtútem: * vidébitur Deus deórum in Sion.
83:9 Dómine, Deus virtútum, exáudi oratiónem meam: * áuribus pércipe, Deus Jacob.
83:10 Protéctor noster, áspice, Deus: * et réspice in fáciem Christi tui:
83:11 Quia mélior est dies una in átriis tuis, * super míllia.
83:11 Elégi abjéctus esse in domo Dei mei: * magis quam habitáre in tabernáculis peccatórum.
83:12 Quia misericórdiam, et veritátem díligit Deus: * grátiam et glóriam dabit Dóminus.
83:13 Non privábit bonis eos, qui ámbulant in innocéntia: * Dómine virtútum, beátus homo, qui sperat in te.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Non est hic áliud, nisi domus Dei, et porta cæli.
Nocturn II.
Ant. Qui non c'è altro * che la casa di Dio e la porta del cielo.
Salmo 83 [4]
83:2 Quanto sono amabili i tuoi tabernacoli, o Signore degli eserciti! * La mia anima anela e vien meno verso gli atrii del Signore.
83:3 Il mio cuore e la mia carne * esultano verso il Dio vivente.
83:4 Poiché il passero si trova una casa: * e la tortorella un nido dove riporre i suoi piccini.
83:4 I tuoi altari, o Signore degli eserciti: * mio Re, e mio Dio [io bramo].
83:5 Beati quelli che abitano nella tua casa, o Signore: * essi ti loderanno per tutti i secoli.
83:6 Beato l'uomo, che da te riceve aiuto: * egli ha disposte nel suo cuore le ascensioni, nella valle di lacrime, nel luogo che egli ha fissato.
83:8 Poiché il legislatore li benedirà: * andranno di virtù in virtù, vedranno il Dio degli dèi in Sion.
83:9 Signore Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera: * porgi orecchio, o Dio di Giacobbe.
83:10 O Dio nostro protettore, volgi il tuo sguardo; * e mira la faccia del tuo unto:
83:11 Poiché val più un sol giorno nei tuoi atrii * che mille [altrove].
83:11 Ho scelto di essere abbietto nella casa del mio Dio: * piuttosto che di abitare nei padiglioni dei peccatori.
83:12 Perché Dio ama la misericordia e la verità: * il Signore darà la grazia e la gloria.
83:13 Non priverà dei beni quelli che camminano nell'innocenza: * Signore degli eserciti, beato l'uomo che spera in te,
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Qui non c'è altro che la casa di Dio e la porta del cielo.
Ant. Vidit Jacob scalam, * súmmitas ejus cælos tangébat, et descendéntes Angelos, et dixit: Vere locus iste sanctus est.
Psalmus 86 [5]
86:1 Fundaménta ejus in móntibus sanctis: * díligit Dóminus portas Sion super ómnia tabernácula Jacob.
86:3 Gloriósa dicta sunt de te, * cívitas Dei.
86:4 Memor ero Rahab, et Babylónis * sciéntium me.
86:4 Ecce, alienígenæ, et Tyrus, et pópulus Æthíopum, * hi fuérunt illic.
86:5 Numquid Sion dicet: Homo, et homo natus est in ea: * et ipse fundávit eam Altíssimus?
86:6 Dóminus narrábit in scriptúris populórum, et príncipum: * horum, qui fuérunt in ea.
86:7 Sicut lætántium ómnium * habitátio est in te.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Vidit Jacob scalam, súmmitas ejus cælos tangébat, et descendéntes Angelos, et dixit: Vere locus iste sanctus est.
Ant. Giacobbe vide una scala, * la cui sommità toccava il cielo, e degli angeli che scendevano, e disse: Questo è veramente un luogo santo.
Salmo 86 [5]
86:1 Le sue fondamenta sono sui monti santi: * Il Signore ama le porte di Sion più che tutte le tende di Giacobbe.
86:3 Grandi cose sono state dette di te, * o città di Dio.
86:4 Io mi ricorderò di Rahab e di Babilonia, * che mi conoscono.
86:4 Ecco gli stranieri, e Tiro, e il popolo degli Etiopi, * tutti questi sono là.
86:5 Non si dirà forse di Sion: quest'uomo e quello è nato in lei: * ed Egli stesso l'Altissimo l'ha fondata?
86:6 Il Signore nel registro dei popoli e dei principi * dirà di quelli che in lei sono stati.
86:7 Sono tutti come quelli che si danno all'allegrezza, * quelli che abitano in te.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Giacobbe vide una scala, la cui sommità toccava il cielo, e degli angeli che scendevano, e disse: Questo è veramente un luogo santo.
Ant. Eréxit Jacob * lápidem in títulum, fundens óleum désuper.
Psalmus 87 [6]
87:2 Dómine, Deus salútis meæ: * in die clamávi, et nocte coram te.
87:3 Intret in conspéctu tuo orátio mea: * inclína aurem tuam ad precem meam:
87:4 Quia repléta est malis ánima mea: * et vita mea inférno appropinquávit.
87:5 Æstimátus sum cum descendéntibus in lacum: * factus sum sicut homo sine adjutório, inter mórtuos liber.
87:6 Sicut vulneráti dormiéntes in sepúlcris, quorum non es memor ámplius: * et ipsi de manu tua repúlsi sunt.
87:7 Posuérunt me in lacu inferióri: * in tenebrósis, et in umbra mortis.
87:8 Super me confirmátus est furor tuus: * et omnes fluctus tuos induxísti super me.
87:9 Longe fecísti notos meos a me: * posuérunt me abominatiónem sibi.
87:9 Tráditus sum, et non egrediébar: * óculi mei languérunt præ inópia.
87:10 Clamávi ad te, Dómine, tota die: * expándi ad te manus meas.
87:11 Numquid mórtuis fácies mirabília: * aut médici suscitábunt, et confitebúntur tibi?
87:12 Numquid narrábit áliquis in sepúlcro misericórdiam tuam, * et veritátem tuam in perditióne?
87:13 Numquid cognoscéntur in ténebris mirabília tua, * et justítia tua in terra obliviónis?
87:14 Et ego ad te, Dómine, clamávi: * et mane orátio mea prævéniet te.
87:15 Ut quid, Dómine, repéllis oratiónem meam: * avértis fáciem tuam a me?
87:16 Pauper sum ego, et in labóribus a juventúte mea: * exaltátus autem, humiliátus sum et conturbátus.
87:17 In me transiérunt iræ tuæ: * et terróres tui conturbavérunt me.
87:18 Circumdedérunt me sicut aqua tota die: * circumdedérunt me simul.
87:19 Elongásti a me amícum et próximum: * et notos meos a miséria.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Eréxit Jacob lápidem in títulum, fundens óleum désuper.
Ant. Giacobbe eresse * una pietra in memoria, versandovi sopra dell'olio.
Salmo 87 [6]
87:2 Signore, Dio della mia salute: * giorno e notte io grido innanzi a te.
87:3 Giunga al tuo cospetto la mia preghiera: * porgi il tuo orecchio alla mia supplica.
87:4 Poiché l'anima mia è ripiena di mali: * e la mia vita si avvicina al soggiorno dei morti.
87:5 Sono reputato come quelli che scendono nella fossa: * sono divenuto come un uomo senza soccorso, libero tra i morti,
87:6 Come i feriti che dormono nel sepolcro, dei quali tu non serbi più memoria, * e che sono respinti dalla tua mano.
87:7 Mi posero in una fossa profonda: * in luoghi tenebrosi e nell'ombra di morte.
87:8 Il tuo furore si aggravò sopra di me: * mi rovesciasti addosso tutti i tuoi flutti.
87:9 Hai allontanato da me i miei conoscenti: * mi reputarono un oggetto di abominazione.
87:9 Fui dato in potere altrui, e non avevo scampo: * I miei occhi languirono per l'afflizione.
87:10 Gridai a te, o Signore, tutto il giorno: * stesi verso di te le mie mani.
87:11 Farai tu meraviglie per i morti: * o i medici li risusciteranno, affinché ti diano lode?
87:12 Narrerà forse qualcuno nel sepolcro la tua misericordia, * e la tua verità nel luogo della perdizione?
87:13 Saranno forse conosciute nelle tenebre le tue meraviglie: * e la tua giustizia nella terra dell'oblio?
87:14 Ma io, o Signore, gridai a te: * e dal mattino ti preverrà la mia preghiera.
87:15 Perché, o Signore, rigetti la mia preghiera, * e rivolgi da me la tua faccia?
87:16 Io sono povero, e in affanni fin dalla mia giovinezza: * e dopo essere stato esaltato, fui umiliato ed oppresso.
87:17 Sopra di me sono passati i tuoi furori, * e i tuoi spaventi mi conturbarono.
87:18 Mi circondarono come acqua, tutto il giorno; * mi circondarono tutti insieme.
87:19 Hanno allontanato da me l'amico e il compagno: * e i miei conoscenti a causa della mia miseria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Giacobbe eresse una pietra in memoria, versandovi sopra dell'olio.
℣. Domus mea.
℟. Domus oratiónis vocábitur.
℣. La mia casa.
℟. Si chiamerà casa di orazione.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádjuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 4
Sermo sancti Augustini Episcopi
Sermo 252 de Tempore
Quotiescúmque, fratres caríssimi, altáris vel templi festivitátem cólimus, si fidéliter ac diligénter atténdimus et sancte ac juste vívimus, quidquid in templis manufáctis ágitur, totum in nobis spiritáli ædificatióne complétur. Non enim mentítus est ille qui dixit: Templum enim Dei sanctum est, quod estis vos; et íterum: Nescitis quia córpora vestra templum sunt Spíritus Sancti, qui in vobis est? Et ideo, fratres caríssimi, quia, nullis præcedéntibus méritis, per grátiam Dei merúimus fíeri templum Dei, quantum possumus cum ipsíus adjutório labóremus, ne Dóminus noster in templo suo, hoc est, in nobis ipsis, invéniat quod óculos suæ majestátis offéndat.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Orántibus in loco isto,
* Dimítte peccáta pópuli tui, Deus, et osténde eis viam bonam per quam ámbulent, et da glóriam in loco isto.
℣. Qui regis Israël inténde, qui dedúcis velut ovem Joseph, qui sedes super Chérubim.
℟. Dimítte peccáta pópuli tui, Deus, et osténde eis viam bonam per quam ámbulent, et da glóriam in loco isto.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 4
Sermone di s. Agostino vescovo
Serm. 252 per la stagione.
Tutte le volte, o fratelli carissimi, che celebriamo la dedicazione di un altare o di un tempio, tutto ciò che si compie nei templi fatti dalla mano dell'uomo, si compie ugualmente e pienamente in noi con una edificazione spirituale, purché attendiamo a ciò con fedeltà e diligenza e viviamo nella santità e nella giustizia. Infatti non ha mentito colui che ha detto: "Santo è il tempio di Dio, che siete voi"; e ancora: "Non sapete che i vostri corpi sono tempio dello Spirito Santo che è in voi?". Poiché dunque, fratelli carissimi, senza alcun nostro merito antecedente, ma solo per la grazia di Dio, siamo stati fatti degni d'esser tempio di Dio, lavoriamo col suo aiuto, per quanto possiamo, in modo che nostro Signore non trovi niente nel suo tempio, cioè in noi stessi, che offenda gli occhi della sua maestà.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Per coloro che pregano In questo luogo
* rimetti, o Dio, i peccati del tuo popolo e indica loro la giusta via in cui devono camminare e glorifica questo luogo.
℣. 0 pastore d'Israele, ascolta! Tu, che guidi Giuseppe come un gregge, che t'assidi sopra i cherubini.
℟. Rimetti, o Dio, i peccati del tuo popolo e indica loro la giusta via in cui devono camminare e glorifica questo luogo.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 5
Sed habitáculum cordis nostri evacuétur vítiis, et virtútibus repleátur; claudátur diabolo, et aperiátur Christo. Et ita labóremus, ut nobis bonórum óperum clávibus jánuam regni cæléstis aperíre possímus. Sicut enim malis opéribus, quasi quibúsdam seris ac véctibus, vitæ nobis janua claudítur; ita, absque dubio, bonis opéribus aperítur. Et ídeo, fratres caríssimi, unusquísque consíderet consciéntiam suam, et, quando se áliquo crímine vulnerátum esse cognóverit, prius oratiónibus, jejúniis vel eleemósynis stúdeat mundáre consciéntiam suam; et sic Eucharístiam præsúmat accípere.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. O quam metuéndus est locus iste:
* Vere non est hic áliud nisi domus Dei et porta cæli.
℣. Hæc est domus Dómini firmiter ædificáta, bene fundáta est supra firmam petram.
℟. Vere non est hic áliud nisi domus Dei et porta cæli.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 5
L'intimo del nostro cuore si vuoti dei vizi e si riempia di virtù; rimanga chiuso al diavolo e aperto a Cristo. E adoperiamoci in modo da poterci aprire le porte del regno dei cieli con le chiavi delle buone opere. Come infatti la porta della vita ci viene chiusa dalle opere perverse, quasi fossero serrature e chiavistelli, così certamente essa ci viene aperta dalle buone opere. E perciò, fratelli carissimi, ciascuno esamini la propria coscienza, e se si accorge di essersi macchiato di qualche delitto, si sforzi prima di purificare la propria coscienza con preghiere, digiuni ed elemosine; e poi si accosti pure all'Eucaristia.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Oh, com'è da rispettarsi questo luogo:
* veramente qui non c'è altro che la casa di Dio e la porta del cielo.
℣. Questa è la casa del Signore solidamente edificata: essa è stata ben fondata su pietra solida.
℟. Veramente qui non c'è altro che la casa di Dio e la porta del cielo.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 6
Si enim, agnóscens reátum suum, ipse se a divíno altári subtráxerit, cito ad indulgéntiam divínæ misericórdiæ pervéniet. Quia, sicut qui se exáltat, humiliábitur; ita, e contrário, qui se humíliat ab altári Ecclésiæ pro emendatióne vitæ removére volúerit, ab ætérno illo et cælésti convívio excommunicári pénitus non timébit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Mane surgens Jacob, erigébat lápidem in títulum, fundens óleum désuper; votum vovit Dómino:
* Vere locus iste sanctus est, et ego nesciébam.
℣. Cumque evigilásset Jacob de somno, ait.
℟. Vere locus iste sanctus est, et ego nesciébam.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Vere locus iste sanctus est, et ego nesciébam.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 6
Se infatti uno, riconoscendo il proprio peccato, si ritirerà da sé dall'altare di Dio, presto giungerà al perdono della misericordia divina. Perché come "chi si esalta sarà umiliato" così, al contrario "chi si umilia sarà esaltato". Chi infatti, come ho detto, riconoscendo il proprio peccato, vorrà umilmente allontanarsi da se stesso dall'altare della Chiesa per migliorare la propria vita, non dovrà affatto temere di esser escluso dall'eterno e celeste convito.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Alzatosi la mattina, Giacobbe eresse una pietra in memoria versandovi sopra dell'olio e fece un voto a Dio:
* veramente il Signore è in questo luogo ed io non lo sapevo.
℣. Giacobbe, svegliatosi dal sonno, disse.
℟. Veramente il Signore è in questo luogo ed io non lo sapevo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Veramente il Signore è in questo luogo ed io non lo sapevo.
Nocturn III.
Ant. Qui hábitat * in adjutório Altíssimi, in protectióne Dei cæli commorábitur.
Psalmus 90 [7]
90:1 Qui hábitat in adjutório Altíssimi, in protectióne Dei cæli commorábitur.
90:2 Dicet Dómino: Suscéptor meus es tu, et refúgium meum: * Deus meus sperábo in eum.
90:3 Quóniam ipse liberávit me de láqueo venántium, * et a verbo áspero.
90:4 Scápulis suis obumbrábit tibi: * et sub pennis ejus sperábis.
90:5 Scuto circúmdabit te véritas ejus: * non timébis a timóre noctúrno,
90:6 A sagítta volánte in die, a negótio perambulánte in ténebris: * ab incúrsu, et dæmónio meridiáno.
90:7 Cadent a látere tuo mille, et decem míllia a dextris tuis: * ad te autem non appropinquábit.
90:8 Verúmtamen óculis tuis considerábis: * et retributiónem peccatórum vidébis.
90:9 Quóniam tu es, Dómine, spes mea: * Altíssimum posuísti refúgium tuum.
90:10 Non accédet ad te malum: * et flagéllum non appropinquábit tabernáculo tuo.
90:11 Quóniam Ángelis suis mandávit de te: * ut custódiant te in ómnibus viis tuis.
90:12 In mánibus portábunt te: * ne forte offéndas ad lápidem pedem tuum.
90:13 Super áspidem, et basilíscum ambulábis: * et conculcábis leónem et dracónem.
90:14 Quóniam in me sperávit, liberábo eum: * prótegam eum, quóniam cognóvit nomen meum.
90:15 Clamábit ad me, et ego exáudiam eum: * cum ipso sum in tribulatióne: erípiam eum et glorificábo eum.
90:16 Longitúdine diérum replébo eum: * et osténdam illi salutáre meum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Qui hábitat in adjutório Altíssimi, in protectióne Dei cæli commorábitur.
Nocturn III.
Ant. Chi riposa * nell'aiuto dell'Altissimo, dimorerà sotto la protezione del Dio del cielo.
Salmo 90 [7]
90:1 Colui che riposa nell'aiuto dell'Altissimo, * dimorerà sotto la protezione del Dio del cielo.
90:2 Egli dirà al Signore: Tu sei il mio sostegno e il mio rifugio: * egli è il mio Dio, spererò in lui.
90:3 Perché egli mi ha liberato dal laccio dei cacciatori, * e da una parola funesta.
90:4 Ti metterà all'ombra sotto le sue spalle, * e sotto le sue ali sarai pieno di speranza.
90:5 La sua verità ti circonderà di uno scudo: * non temerai lo spavento notturno,
90:6 Non la saetta, che vola di giorno, non il male che va attorno nelle tenebre: * non gli assalti del demonio del mezzogiorno.
90:7 Cadranno mille al tuo fianco, e diecimila alla tua destra: * ma nessun male si accosterà a te.
90:8 Eppure osserverai con i tuoi occhi, * e vedrai la retribuzione dei peccatori.
90:9 Perché [tu hai detto]: O Signore, sei la mia speranza; * e hai scelto l'Altissimo per tuo rifugio.
90:10 Il male non si accosterà a te, * e il flagello non si avvicinerà alla tua dimora.
90:11 Perché ha dato ordine per te ai suoi angeli, * affinché ti custodiscano in tutte le tue vie.
90:12 Essi ti porteranno nelle loro mani: * affinché per disgrazia il tuo piede non inciampi nel sasso.
90:13 Camminerai sull'aspide e il basilisco; * e calpesterai il leone e il dragone.
90:14 Perché egli ha sperato in me, io lo libererò: * lo proteggerò, perché ha conosciuto il mio nome.
90:15 Griderà a me e io lo esaudirò: * sono con lui nella tribolazione, lo libererò, e lo glorificherò.
90:16 Lo sazierò di lunghi giorni: * e gli farò vedere la mia salvezza.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Chi riposa nell'aiuto dell'Altissimo, dimorerà sotto la protezione del Dio del cielo.
Ant. Templum Dómini * sanctum est, Dei structúra est, Dei ædificátio est.
Psalmus 95 [8]
95:1 Cantáte Dómino cánticum novum: * cantáte Dómino, omnis terra.
95:2 Cantáte Dómino, et benedícite nómini ejus: * annuntiáte de die in diem salutáre ejus.
95:3 Annuntiáte inter gentes glóriam ejus, * in ómnibus pópulis mirabília ejus.
95:4 Quóniam magnus Dóminus, et laudábilis nimis: * terríbilis est super omnes deos.
95:5 Quóniam omnes dii géntium dæmónia: * Dóminus autem cælos fecit.
95:6 Conféssio, et pulchritúdo in conspéctu ejus: * sanctimónia et magnificéntia in sanctificatióne ejus.
95:7 Afférte Dómino, pátriæ géntium, afférte Dómino glóriam et honórem: * afférte Dómino glóriam nómini ejus.
95:8 Tóllite hóstias, et introíte in átria ejus: * adoráte Dóminum in átrio sancto ejus.
95:9 Commoveátur a fácie ejus univérsa terra: * dícite in géntibus quia Dóminus regnávit.
95:10 Étenim corréxit orbem terræ qui non commovébitur: * judicábit pópulos in æquitáte.
95:11 Læténtur cæli, et exsúltet terra: commoveátur mare, et plenitúdo ejus: * gaudébunt campi, et ómnia quæ in eis sunt.
95:12 Tunc exsultábunt ómnia ligna silvárum a fácie Dómini, quia venit: * quóniam venit judicáre terram.
95:13 Judicábit orbem terræ in æquitáte, * et pópulos in veritáte sua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Templum Dómini sanctum est, Dei structúra est, Dei ædificátio est.
Ant. Il tempio di Dio è santo, è opera di Dio, edificio di Dio.
Salmo 95 [8]
95:1 Cantate al Signore un cantico nuovo; * cantate al Signore [su] tutta la terra.
95:2 Cantate al Signore e benedite il suo nome; * annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
95:3 Annunziate fra le genti la sua gloria; * e fra tutti i popoli le sue meraviglie.
95:4 Perché il Signore è grande e degno di somma lode; * egli è terribile più di tutti gli dèi.
95:5 Giacché tutti gli dèi delle genti sono demoni: * ma il Signore ha fatto i cieli.
95:6 Gloria e splendore è nella sua presenza; * santità e magnificenza nel suo santuario.
95:7 Date al Signore, o famiglie delle nazioni, date al Signore gloria ed onore. * Date al Signore la gloria dovuta al suo nome.
95:8 Prendete ostie, ed entrate nei suoi atrii; * Adorate il Signore nel suo santo atrio.
95:9 Tremi dinanzi a lui tutta quanta la terra. * Dite fra le nazioni, che il Signore ha stabilito il suo regno,
95:10 Perché egli ha reso stabile la terra, la quale non sarà smossa: * egli giudicherà i popoli con equità.
95:11 Si rallegrino i cieli, ed esulti la terra: si commuova il mare con tutto quel che contiene. * Gioiranno i campi, e tutto quello che in essi si trova.
95:12 Allora esulteranno tutti gli alberi delle selve; dinanzi al Signore, perché egli viene: * perché egli viene a giudicare la terra.
95:13 Giudicherà la terra con equità: * e i popoli secondo la sua verità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il tempio di Dio è santo, è opera di Dio, edificio di Dio.
Ant. Benedícta * glória Dómini, de loco sáncto suo, allelúja.
Psalmus 98 [9]
98:1 Dóminus regnávit, irascántur pópuli: * qui sedet super Chérubim, moveátur terra.
98:2 Dóminus in Sion magnus: * et excélsus super omnes pópulos.
98:3 Confiteántur nómini tuo magno: quóniam terríbile, et sanctum est: * et honor regis judícium díligit.
98:4 Tu parásti directiónes: * judícium et justítiam in Jacob tu fecísti.
98:5 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte scabéllum pedum ejus: * quóniam sanctum est.
98:6 Móyses et Aaron in sacerdótibus ejus: * et Sámuel inter eos, qui ínvocant nomen ejus:
98:6 Invocábant Dóminum, et ipse exaudiébat eos: * in colúmna nubis loquebátur ad eos.
98:7 Custodiébant testimónia ejus, * et præcéptum quod dedit illis.
98:8 Dómine, Deus noster, tu exaudiébas eos: * Deus, tu propítius fuísti eis, et ulcíscens in omnes adinventiónes eórum.
98:9 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte in monte sancto ejus: * quóniam sanctus Dóminus, Deus noster.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Benedícta glória Dómini, de loco sáncto suo, allelúja.
Ant. Benedetta la gloria del Signore nel suo santo luogo, alleluia.
Salmo 98 [9]
98:1 Il Signore regna, fremano i popoli: * egli è assiso sui Cherubini, si scuota la terra.
98:2 Il Signore è grande in Sion, * ed eccelso sopra tutti i popoli.
98:3 Diano gloria al tuo grande nome, perché è terribile e santo. * L'onore del re è di amare la giustizia.
98:4 Tu hai preparato rette vie; * hai esercitato in Giacobbe il giudizio, e la giustizia.
98:5 Esaltate il Signore Dio nostro, e adorate lo sgabello dei suoi piedi, * perché è santo.
98:6 Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti: * e Samuele tra quelli che invocano il suo nome.
98:6 Invocavano il Signore, ed egli li esaudiva: * Parlava ad essi dalla colonna di nube.
98:7 Osservavano i suoi comandamenti, * e il precetto che loro aveva dato.
98:8 Signore, Dio nostro, tu li esaudivi; * o Dio, tu fosti loro propizio, e punitore di tutte le loro mancanze.
98:9 Esaltate il Signore nostro Dio, ed adoratelo sul suo monte santo: * perché santo è il Signore Dio nostro.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Benedetta la gloria del Signore nel suo santo luogo, alleluia.
℣. Hæc est domus Dómini fírmiter ædificáta.
℟. Bene fundáta est supra firmam petram.
℣. Questa è la casa del Signore solidamente edificata.
℟. Essa è stata ben fondata su pietra solida.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.

℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.


Lectio 7
Léctio sancti Evangélii secúndum Lucam
Luc 19:1-10
In illo témpore: Ingréssus Jesus perambulábat Jéricho. Et ecce vir nómine Zachǽus: et hic princeps erat publicanórum, et ipse dives. Et réliqua.

Homilía sancti Ambrósii Epíscopi
Lib. 8 in Luc., prope finem
Zachǽus, statúra pusíllus, hoc est, nulla nobilitátis ingénitæ dignitáte sublímis, éxiguus méritis sicut pópulus natiónum, audíto Dómini Salvatóris advéntu, quem sui non recéperant, vidére cupiébat. Sed nemo fácile Jesum videt; nemo potest Jesum vidére constitútus in terra. Et, quia non prophétas, non legem habébat, tamquam formæ grátiam naturális, ascéndit in sycómorum, vanitátem scílicet Judæórum vestígio suo próterens, erráta quoque córrigens superióris ætátis. Et ídeo Jesum in interióris domus recépit hospítio.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Domus mea, domus oratiónis vocábitur, dicit Dóminus: in ea omnis qui petit, áccipit; et qui quærit, ínvenit;
* Et pulsánti aperiétur.
℣. Pétite, et accipiétis; quǽrite, et inveniétis.
℟. Et pulsánti aperiétur.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 7
Dal Vangelo secondo Luca
Luca 19:1-10
In quel tempo Gesù, entrato in Gerico, stava attraversando la città; quand'ecco un uomo chiamalo Zaccheo, capo dei pubblicani e facoltoso. (continua nella Messa del giorno)

Omelia di s. Ambrogio vescovo
Libro 8 su Luca, vicino alla fine
Zaccheo, piccolo di statura, cioè per nulla elevato per dignità e nobiltà di natali, e di poco merito, come lo era il popolo dei gentili, avendo udita la notizia della venuta del Signore, salvatore, mentre i connazionali non avevano voluto riceverlo, egli desiderava vederlo. Ma nessuno vede facilmente Gesù; nessuno può vedere Gesù, restando a terra. E siccome non aveva né i profeti, né la legge, cioè nessuna grazia naturale, salì sopra a un sicomoro, quasi calpestando coi suoi piedi la vanità dei Giudei e riparando così gli errori della vita passata. Perciò ricevette Gesù come ospite nell'interno della sua casa.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. La mia casa si chiamerà casa di orazione, dice il Signore; in essa chiunque chiede, riceve, chi cerca, trova
* e a chi bussa, sarà aperto.
℣. Chiedete, e riceverete; cercate, e troverete.
℟. E a chi bussa, sarà aperto.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Divínum auxílium máneat semper nobíscum. Amen.

Lectio 8
Et bene ascéndit in árborem, ut arbor bona bonos fructus fáceret, ac, naturáli excísus oleástro et contra natúram insértus in bonam olívam, fructum posset legis afférre. Radix enim sancta, etsi rami inútiles. Quorum infructuósam glóriam plebs géntium, fide resurrectiónis, quasi quadam córporis elevatióne, transcéndit. Zachǽus ergo in sycómoro, cæcus in via: quorum álterum Dóminus miseratúrus exspéctat, álterum mansiónis suæ claritáte nobílitat; álterum sanatúrus intérrogat, apud álterum se, non invitátus, invítat. Sciébat enim úberem hospítii sui esse mercédem. Sed tamen, etsi nondum vocem invitántis audíerat, jam víderat afféctum.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Lápides pretiósi omnes muri tui,
* Et turres Jerúsalem gemmis ædificabúntur.
℣. Portæ Jerúsalem ex sapphíro et smarágdo ædificabúntur, et ex lápide pretióso omnis circúitus muri ejus.
℟. Et turres Jerúsalem gemmis ædificabúntur.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et turres Jerúsalem gemmis ædificabúntur.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'aiuto divino sia sempre con noi.Amen.

Lettura 8
Fece bene a salire sopra un albero, per produrre, divenuto egli stesso un buon albero, dei buoni frutti, e per poter arrecare il frutto della legge dopo essere stato staccato dall'olivo selvatico ed innestato, contro sua natura, sopra un buon olivo. Infatti la radice (cioè la legge) era santa, anche se i rami erano inutili. E il popolo gentile trascese la gloria vana di questi, per la fede nella risurrezione, come per una elevazione del corpo. Zaccheo era dunque sul sicomoro; il cieco sulla via: e il Signore attende l'uno per fargli misericordia, e nobilita l'altro con l'onore di una sua visita; interroga l'uno per guarirlo, si invita, senza essere invitato, nella casa dell'altro. Sapeva infatti che la ricompensa per l'ospitalità che gli veniva data sarebbe stata abbondante. Tuttavia, sebbene non avesse udito ancora la voce di Zaccheo invitarlo, già ne aveva visto l'affetto.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. I tuoi muri son tutti di pietre preziose,
* e le torri di Gerusalemme saranno edificate con gemme.
℣. Le porte di Gerusalemme saranno costruite con zaffiri e smeraldi; e tutti i suoi muri di cinta con pietre preziose.
℟. E le torri di Gerusalemme saranno edificate con gemme.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. E le torri di Gerusalemme saranno edificate con gemme.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 9
Verum, ne cæcum illum, tamquam fastidiósi páuperum, cito reliquísse videámur et transísse ad dívitem, exspectémus eum, quia exspectávit et Dóminus; interrogémus eum, quia interrogávit et Christus. Nos interrogémus, quia nescímus: ille, quia nóverat. Nos interrogémus, ut sciámus unde iste curátus sit: ille interrogávit, ut in uno plures discerémus unde Dóminum vidére mereámur. Interrogávit enim, ut crederémus, néminem, nisi confiténtem, posse salvári.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.


Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:

(Fit reverentia) Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * majestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ majestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.

Fit reverentia
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Judex créderis * esse ventúrus.

Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.

Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.

Fit reverentia, secundum consuetudinem
Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.

Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 9
Ma, per non dar l'impressione che abbiamo abbandonato presto quel cieco, quasi infastiditi dai poveri, per passare al ricco, aspettiamolo perché anche il Signore lo aspettò; interroghiamolo perché anche Cristo lo interrogò. Noi Io interroghiamo perché non sappiamo, egli perché sapeva. Noi lo interroghiamo per sapere come è stato guarito; egli lo interrogò perché da lui tutti noi apprendessimo in che modo possiamo meritarci di vedere il Signore. Lo interrogò infatti perché credessimo che nessuno può salvarsi se non fa professione di fede.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Oratio {Votiva}
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
Orémus.
Deus, qui nobis per síngulos annos hujus sancti templi tui consecratiónis réparas diem, et sacris semper mystériis repræséntas incólumes: exáudi preces pópuli tui, et præsta; ut quisquis hoc templum benefícia petitúrus ingréditur, cuncta se impetrásse lætétur.
Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.
Orazione {Votivo}
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo.
O Dio, tu ogni anno rinnovi per noi la festa della dedicazione di questo tuo sacro tempio, e ci dai la grazia di partecipare ancora ai santi misteri: ascolta le preghiere del tuo popolo, e chiunque entra in questo tempio a pregarti abbia la gioia di ottenere i tuoi benefici.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris: et ne nos indúcas in tentatiónem: sed líbera nos a malo. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

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